Ultima modifica: 9 Febbraio 2014

Mostra del Prof. Giuseppe Lombardo

In questo articolo alcune immagini relative alla visita della classe III C della Scuola Secondaria di primo grado del nostro Istituto presso la Mostra pittorica del Prof. Giuseppe Lombardo.

A cura della Prof.ssa Carmen Geraci e del Prof. Giancarlo Garozzo

L’impasto pittorico di Giuseppe Lombardo si risolve in una giocosa e sgargiante contemplazione di grande impatto che, a suo tempo, abbiamo definito "gravileggerezza". E’ una pittura in grado di spingersi oltre ogni fisicità, varcando la soglia della semplice raffigurazione e schiudendo un altrove ricco di sugestioni interiori. Perchè questi suoi segni/sogni rimandano verso un altrove: i profili, le sagome celate dietro vallate e strapiombi, su rive e orridi sono infatti apparizioni/proiezioni di un inconscio solcato  dal flusso impetuoso di un vissuto su cui giganteggia sempre l’Etna, dea-madre feconda, onnipresente. Lombardo, nel suo personale immaginario, popolato di leoni e pesci, di conigli e agnelli, di esseri umani e semidei, fauni e pastori –  e l’imago poi di San Gerolamo è una sorta di presenza totemica – amalgama miti arcaici e cristiani, impiegando materiali i più eterogenei: legno, cartone, tela. Le stesse citazioni – da Chagall a Folon – accelerano verso la geografia di un immaginario soprattutto siciliano, sedimentato ma non per questo meno suggestivo. Il sogno della sua pittura è ovunque; continua a succedere senza spazio e senza tempo.